Le pensioni di reversibilità sono una forma di sostegno economico prevista dall'INPS per i familiari superstiti di un lavoratore deceduto. Si tratta di una misura di sostegno che viene erogata in base a determinati criteri e che può essere richiesta dai familiari del lavoratore deceduto. Scopriamo quali sono le novità e le percentuali previste.
Chi può richiedere la pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità può essere richiesta da alcuni familiari superstiti del lavoratore deceduto, quali il coniuge, i figli, i genitori e i fratelli. Per poter richiedere la pensione di reversibilità, i familiari devono essere in possesso di determinati requisiti, quali l'età minima, la residenza in Italia e la mancanza di un'altra pensione. Inoltre, è necessario che il lavoratore deceduto abbia maturato un certo numero di contributi previdenziali.
Quali sono le novità sulle pensioni di reversibilità?
Le novità sulle pensioni di reversibilità riguardano principalmente le percentuali previste. Si andrà dunque, con percentuali variabili, dal 100% previsto per gli importi fino a 2.100 euro lordi al mese, al 32% previsto per gli importi superiori ai 5.000 euro lordi al mese. Inoltre, è prevista una maggiorazione del 10% per i figli minori di anni 18 e del 20% per i figli minori di anni 21. Per quanto riguarda i coniugi, è prevista una maggiorazione del 10% per i coniugi con età inferiore ai 60 anni e del 20% per i coniugi con età superiore ai 60 anni.
Le pensioni di reversibilità sono una forma di sostegno economico che viene concessa ai superstiti di un pensionato deceduto. Le novità introdotte nel 2020 riguardano l'aumento delle percentuali di reversibilità, che ora possono arrivare fino al 100%. Per saperne di più su questo argomento, spia motore rosso È tipi di coordinate .
Come richiedere la pensione di reversibilità?
Per richiedere la pensione di reversibilità è necessario presentare una domanda all'INPS. La domanda può essere presentata direttamente presso un ufficio INPS oppure online, tramite il sito web dell'INPS. Per presentare la domanda è necessario essere in possesso di alcuni documenti, quali il certificato di morte del lavoratore deceduto, un documento di identità valido e un codice fiscale.
Conclusione
Le pensioni di reversibilità sono una forma di sostegno economico prevista dall'INPS per i familiari superstiti di un lavoratore deceduto. Si tratta di una misura di sostegno che può essere richiesta da alcuni familiari del lavoratore deceduto, in base a determinati criteri. Le novità sulle pensioni di reversibilità riguardano principalmente le percentuali previste, che variano in base all'importo della pensione. Per richiedere la pensione di reversibilità è necessario presentare una domanda all'INPS.
Domande Frequenti
Si andrà dunque, con percentuali variabili, dal 100% previsto per gli importi fino a 2.100 euro lordi al mese, al 32% previsto per gli importi superiori ai 5.251 euro lordi mensili. Per fare un esempio concreto, una pensione di 1.000 euro al mese, aumenterà di 73 euro.
Cosa cambia nel 2023 per le pensioni di reversibilità?
La pensione di reversibilità, del defunto coniuge già coniugato, o la pensione indiretta, ossia la pensione ai superstiti del coniuge deceduto, non ancora pensionato, non subisce nessun taglio nel 2023, se il pensionato non supera 21.985,86 di euro di reddito personale.
Chi prende la reversibilità ha diritto all'aumento della pensione?
Scatta la maggiorazione anche per le pensioni di reversibilità a seguito della rivalutazione. La Legge di Bilancio 2023 ha previsto un nuovo sistema di aumenti a 6 fasce di reddito. Ecco tutte le novità. Pensioni INPS in aumento.
Quali sono le novità sulla pensione di reversibilità?
Qual è il minimo della pensione di reversibilità 2023
Per l'anno corrente il trattamento minimo dell'assegno della pensione ai superstiti è stato fissato a 524,34 euro mensili. Dunque, secondo i nostri calcoli fatti in precedenza, questa aumenterà dal 1° gennaio 2023 fino a raggiungere i 570 euro.
Quanto aumenta la pensione a gennaio 2023?
I valori dal 1° gennaio 2023 sono: 563,74 euro al mese per l'importo minimo per pensioni lavoratori dipendenti e autonomi, per un valore di 7.328,62 euro annui. A questo rialzo va aggiunto l'1,5% extra stabilito dalla Legge di Bilancio 2023 che porta la cifra a 571,6 euro solo per quest'anno.
PENSIONI DI REVERSIBILITÀ IMPORTANTE NOVITÀ️Si allarga la platea beneficiari
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Quali pensioni verranno rivalutate nel 2023?
I pensionati con pensione fino a 2.101,52 euro hanno già percepito da gennaio l'aumento del 7,3% lordo. L'aumento da rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, con percentuali che vanno dal 7,3% al 2,336%, è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Come verranno rivalutate le pensioni nel 2023?
Le pensioni minime saranno rivalutate del 120%, e portate fino a 600 euro nel 2023 per gli over 75, mentre il meccanismo attuale con tre scaglioni sarà sostituito da sei scaglioni che dal 100% diminuiscono progressivamente fino al 32% che si applica alle pensioni oltre 10 volte il trattamento minimo.
Quanto aumentano le pensioni di reversibilità?
Le novità sulle pensioni di reversibilità per il 2022 riguardano l'aumento della pensione ai superstiti. Grazie alla rivalutazione, fino all'1,7%, degli importi delle pensioni, seppur di poco, aumentano.
Chi ha la pensione di reversibilità ha diritto alla quattordicesima?
Quando si eroga la quattordicesima
Il beneficio viene erogato nel mese di luglio e spetta anche a chi riceve la pensione di reversibilità o indiretta e anche a chi beneficia della pensione ai superstiti solo se questa è l'unico trattamento previdenziale, altrimenti viene erogata solo per la pensione diretta.
Chi percepisce la pensione di reversibilità ha diritto alla pensione di vecchiaia?
Ebbene, diciamolo subito: non esiste in Italia nessuna norma che vieti di ricevere una doppia pensione, il che significa che non solo la pensione di vecchiaia è compatibile con quella di reversibilità, ma anche che i due trattamenti sono cumulabili.
Quanto aumentano le pensioni nel 2023?
Per i trattamenti pari o inferiori a quattro volte il minimo (2.101,52 € al mese ai valori lordi del dicembre 2022) la rivalutazione, pari al 100% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo, è stata applicata dall'INPS a partire dal 1° gennaio 2023, determinando un incremento delle pensioni pari al 7,3%.
Quando viene abbassata la pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità, del defunto coniuge già coniugato, o la pensione indiretta, ossia la pensione ai superstiti del coniuge deceduto, non ancora pensionato, non subisce nessun taglio nel 2023, se il pensionato non supera 21.985,86 di euro di reddito personale.
Quanto spetta alla vedova di reversibilità?
Nello specifico, alla vedova che ha redditi propri fino a 20.489,82 euro spetta il 60% della pensione percepita in vita dal coniuge venuto a mancare. Se i redditi sono superiori a questo importo il 60% dell'importo è soggetto a tagli che vanno dal 25 al 50%.
Perché tolgono la pensione di reversibilità?
La legge infatti stabilisce che alla pensione di reversibilità sia applicata una riduzione percentuale in caso di superamento dei limiti di reddito.
Come controllare la pensione di reversibilità?
Il servizio web si chiama Cedolino pensione, è utilizzabile da tutti i pensionati (compresi i beneficiari di una prestazione di reversibilità), si accede inserendo le proprie credenziali (per esempio SPID) ed è navigabile sia da computer sia da smartphone o tablet.
Chi prende la pensione di reversibilità gli tocca la tredicesima?
Tredicesima pensionati 2022: a chi spetta e quando arriva
Ma non solo, l'importo è riconosciuto anche a coloro che sono titolari di prestazioni assistenziali ed ai titolari della pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità.
Quando arriva la tredicesima sulla pensione di reversibilità?
Inoltre nella pensione di dicembre 2022, oltre alla tredicesima ci sarà un anticipo sulla rivalutazione delle pensioni per il 2023. Tredicesima sulla pensione di reversibilità: sì, anche chi prende la pensione di reversibilità ha diritto alla tredicesima a dicembre, con lo stesso importo del resto dell'anno.
Chi percepisce la pensione di reversibilità ha diritto al bonus?
Il bonus 150 euro una tantum all'interno del Decreto Aiuti Ter spetta chi è titolare di pensione diretta e indiretta. Quando si parla di pensione di reversibilità si fa riferimento ad una pensione indiretta, dunque chi la percepisce avrà anche il bonus 150€.
Perché la pensione di gennaio 2023 è diminuita?
Quali prestazioni non vengono corrisposte a gennaio
Ma la pensione gennaio 2023 più bassa, perché ci sono anche le trattenute delle addizionali regionali e comunali relative all'anno corrente e per il ricalcolo consuntivo dell'IRPEF 2022.
Quando saranno pagate le pensioni di gennaio 2023?
Pagamento delle pensioni di gennaio 2023
L'1 gennaio 2023 è un giorno festivo, quindi il pagamento in contanti delle pensioni partirà da lunedì 2 gennaio 2023 per le lettere dalla A alla B, cui seguiranno le lettere dalla C alla D per il giorno martedì 3 gennaio e così via.
Quando INPS paga rivalutazione pensioni 2023?
L'Inps erogherà a marzo la rivalutazione e gli arretrati per le pensioni superiori a 2.101,52 euro (pari a quattro volte il minimo). Lo precisa l'Istituto in una nota nella quale ricorda che per gli assegni fino a questa cifra si è erogata già da gennaio la rivalutazione rispetto all'inflazione del 100%.
Quali sono le pensioni che avranno l'aumento?
Le pensioni integrate al trattamento minimo saranno aumentate da euro 525,38 (importo mensile 2022) a euro 563,73 da gennaio 2023, con un incremento di 38,25 al mese per 13 mensilità.
Chi ha diritto alla rivalutazione della pensione?
Chi ha un reddito da pensione superiore a 2.101,52 euro (quattro volte il minimo) riceverà a marzo la rivalutazione della pensione rispetto all'inflazione sulla base delle percentuali inserite in legge di bilancio.
Quali sono le pensioni che verranno rivalutate?
Il meccanismo di calcolo è stato riconquistato dai sindacati dei pensionati durante il 2022 con il governo Draghi, dopo anni di mobilitazioni, e definisce una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, del 90% da quattro a cinque volte e del 75% per quelle superiori a cinque ...
Cosa percepisce una vedova della pensione del marito?
Se il marito venuto a mancare era titolare di pensione di vecchiaia o pensione anticipata di qualsiasi genere, alla moglie superstite spetta una quota. Tale quota varia in base al reddito personale della donna. Senza riduzioni per reddito, alla vedova spetta il 60% della pensione che percepiva il marito in vita.